La Storia

 

Piana degli Albanesi venne fondata alla fine del Quattrocento da un gruppo di esuli greco albanesi, in fuga dall’ Albania meridionale sotto la spinta dell’imminente invasione turca ottomana musulmana nei territori balcanici e in seguito alla capitolazione di Giorgio Castriota Skanderbeg.

Negli anni 1482-1485 alcune famiglie, appantenenti alla più alta nobiltà e alcuni parenti di Castriota, furono costrette a lasciare la costa adriatica. Grazie all’ appoggio di Venezia, che favoriva le migrazioni per ripopolare alcuni centri colpiti da carestie, le più dotate e migliori famiglie greco albanesi riuscirono ad inoltrarsi fino in Sicilia, trovando sistemazione temporanea nella zona di Solunto. Nel 1486-1487 anni, fu chiesto al Cardinale Giovanni Borgia di Monreale il diritto di soggiorno sulle terre Mercu e Aydingli, situate in alta montagna al di sopra della città di Palermo. Stipulate le capitolazioni e con la concessione ufficiale per il 30 Agosto dell’anno 1488, cominciò la costruzione del paese seguendo una sistemazione rigorosa dei quartieri (tra i primi “Qaca e vjetër”, “Shën Gjergji” e “Sheshi”), seguendo comunque la formologia naturale montuosa.

Nel 1534 un altro gruppo di famiglie, noto come ‘Coroni’ e provenienti dalla Morea, si insiediò perfettamente nel contesto ormai in piena crescita.

Nel corso dei secoli gli abitanti hanno mantenuto le proprie radici culturali, tra cui il rito bizantino greco, la preziosa lingua, le tradizioni e i costumi femminili riccamente ricamati.

 

Santa Cristina Gela venne fondata ufficialmente il 31 maggio 1691, data in cui il feudo omonimo fu dato in enfiteusi ad 82 coloni provenienti da Piana degli Albanesi , i quali si stabilirono su un insediamento rurale (masseria) preesistente, tipica dei feudi siciliani e del meridione d’Italia. Il nucleo originario del paese è ancora leggibile in piazza Umberto I adiacente a piazza M.Polizzi, attuale piazza principale del paese. Tuttavia la reale fondazione di Santa Cristina sarebbe da ricondurre al 1750 circa anno da cui si ha documentata traccia della effettiva presenza e consolidamento del nucleo abitativo. In seguito alla nascita dello stato italiano, per evitare omonimie, il nome del comune assunse la sua attuale forma. L’aggiunta “Gela” è dovuto alla famiglia Naselli duchi di Gela, i cui membri per anni hanno amministrato il paese per conto della mensa arcivescovile di Palermo.